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      - Ora questa alterazione di mente che egli recava a sua discolpa, senza probabilmente crederla realmente esistente, non può essere messa in dubbio da chi ne studi oggettivamente il carattere e le manifestazioni. Con la differenza che dove egli invocava a sua difesa un'alterazione mentale momentanea, e prodotta dalle avversità del momento, noi ritroviamo anomalie permanenti prodotte da cause solo in parte esterne, ma sopratutto congenite, ereditarie. Temistocle è, tra i fratelli del Guerrazzi, quello che più a lui si avvicina nello eccesso così della genialità come della degenerazione; e la somiglianza dell'indole loro meglio apparrà quando, esposti i caratteri personali più notevoli di Francesco Domenico, sarà più agevole ed evidente il confronto. Chiude la rassegna dei congiunti del Guerrazzi - il Pietro, tipico esempio di lipemaniaco, con delirio ipocondriaco, - di disperazione - fors'anche di persecuzione, con forme larvate di epilessia, impulsività, assenze e allucinazioni, e con acuta mania suicida. Di lui parla il Guerrazzi nelle Memorie al Mazzini:
      Pietro Guerrazzi mio congiunto, nelle scienze fisiche peritissimo, roso dalla domestica malinconia, preso dal tedio degli uomini, venne in pensiero di uccidersi. Ruggiva vedendo la codardia, la inerzia, e la bassezza dell'uomo degradato dalla diuturna servitù...; da prima l'anima sua si dispose allo scherno, poi al disprezzo, e finalmente al tedio invincibile della vita...; prese a curare poco la persona, ad assottigliare il cibo onde ne apparve squallido e macilento; sempre solo, iracondo, e spesso avviluppato in cupo silenzio, talvolta prorompente in focosissime filippiche contro il genere umano.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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