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      E meditinsi questi passi delle lettere: Al Puccini (febb. 46): "Voi mi mandate un mazzo di fiori. I fiori vengono guasti, sfrondati e fracidi; e va bene. E non sapete voi che una benedizione diretta a me a mezza via diventa una maledizione? Che cosa m'importa? Quasi ho piacere di provare sopra di me fin dove possa giungere il caso o la intelligenza maligna per contristare un'anima o un corpo sensitivo."
      Al Bertani (maggio 50): "Domani ti narrerò una cosa sorprendente che mi è stata fissa tutta la notte nel capo." E il 3 giugno: "Ecco quanto voleva dirti... Tutti i popoli hanno creduto alle apparizioni e per conseguenza ai presagi.... Se ti dovessi annoverare gli uomini illustri che pur vi crederono, io non così per tempo verrei alla fine del novero.... Ogni famiglia in Lamagna ha un genio particolare."
      Poesie! Fole da romanzi! No.... Dicono che una larva governa i destini degli Hohenzollern. Nella notte del 10 aprile la larva comparve... l'avventura fu narrata nel 17 maggio nel Dèbats.... E nel 22 maggio ecco l'assassino Stofflege tirare una pistolettata al re di Prussia. Non ti pare evento da fare impressione? E a Mozart non fu in pari modo presagito il suo fine? Questo voleva dirti, niente più, e aggiungerti che, tradotto in questo albergo di facinorosi, ladri, assassini (le Murate di Firenze), quando volgendo da ogni parte lo sguardo mirai le cime dei cipressi disegnarsi nel cielo, sentii il presagio e lo accolsi. E la bara dei ladri avrà pure il mio corpo, e a Trespiano ignorata sepoltura.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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