Pagina (149/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E qui ricordo con Patrizi che Goethe rappresenterebbe "un caso lieve, ma puro, di criminalità estetico-scientifica".
      L'imperatore di Russia, narra Lewes, aveva favorito a Dobereiner, il grande chimico, una bacchetta di platino; essa fu consegnata a Goethe, perchè l'esaminasse, facesse gli esperimenti che più gli piacesse fare, e la restituisse poi a Dobereiner. Goethe, di cui è nota la passione pei minerali, la
      manìa collezionista", collocò tra i suoi tesori la sbarra di platino, e tanto si dilettò a contemplarla, che non riuscì più a privarsene". E per quanto il chimico scrivesse per riaverla, e' si trovò in posizione molto simile a quella del professor Büttner, che avendo prestato a Goethe i prismi e altri strumenti d'ottica, invano spedì lettere, perchè tornassero a casa, finchè fu costretto d'inviare il servo coll'ingiunzione di portarli via a forza". Goethe non restituì la sbarra(68). È anche da sapersi che Goethe asportò dalla collezione Knebel circa cento incisioni di Alberto Dürer per istudiarle con comodo in casa; ma quelle incisioni Knebel non le rivide più".
     
     
     
      TOLSTOI
     
      Già nell'Uomo di genio, aveva notato che Tolstoi avesse l'aspetto anomalo(69), che lo scetticismo filosofico l'aveva condotto ad uno stato vicino alla follia del dubbio; e che a somiglianza di molti altri geni, mancava in lui il tipo etnico, - una visita di più giorni presso di lui mi rivelava in lui un genio ancor fresco, malgrado l'età avanzata, ed una forza muscolare singolarissima, uno spirito di contraddizione impulsivo e nei discendenti spruzzi di gravi nevrosi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





Patrizi Goethe Russia Lewes Dobereiner Goethe Dobereiner Büttner Goethe Goethe Knebel Alberto Dürer Knebel Uomo Tolstoi