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      Ora dal primo volume delle Memorie del Tolstoi recentemente pubblicate, e che comprende l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza, per quanto rivestano le spoglie di un altro, il Dr. Mariani sorprese altri fatti non meno importanti per dimostrare in Tolstoi qualche cosa di più(70) della semplice nevrosi del genio, ormai da tutti ammessa, anche dai più restii. Già uno storico russo, il Waliszewski nell'Hèritage de Pierre le Grand (Paris, Plon, 1901), ci attesta che un antenato del Tolstoi prese parte al colpo di Stato, che dopo la morte di Pietro il Grande, portò al trono la vedova di lui Caterina I ad assicurarsi la continuazione delle ricche prebende di cui era stato gratificato, insieme agli altri congiurati.
      Da varî passi delle Memorie il padre di Tolstoi ci appare, sia nel lato fisico che nel morale, fornito di tutte le stigmate fisiche e psichiche che caratterizzano i degenerati, quali il tic ed il difetto nella pronunzia, l'emotività esagerata, la scarsa moralità, l'egoismo, la ricerca istintiva e costante del piacere sotto tutte le forme, ecc.
      Le sue due grandi (vi è scritto) passioni erano il giuoco e le donne. Egli guadagnò o perdette al giuoco, durante la sua vita, parecchi milioni, ed amò un numero incalcolabile di donne, in tutti i ceti sociali.
      Di moralità dubbia o scarsa: In morale aveva dei principî? Dio solo lo sa: ma la vita era sempre stata per lui così piena di attrattive di ogni genere, che non doveva aver avuto il tempo di formarsene. - "Tutto ciò che gli procurava piacere e felicità era buono".


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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