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      E se mi prende il sonno, ahi che dormir funesto!
      Veggo leoni, e domani, e con tremor mi desto,
      A tavola, a teatro, in un festino, al gioco,
      Sentomi questa fiamma salire a poco a poco;
      E funestar temendo altrui colla mia morte,
      Mi forza un rio timor fuggir da quella parte.
      Niente mi consola, ogni piacer m'è odioso,
      Son diventato agli altri, a me stesso noioso."
     
      È curioso che dopo ciò suggerisca la cura di cacciar chiodo con chiodo, cioè di innamorarsi, per cacciare una passione con un'altra.
     
      Maisonneuve. - Maissonneuve per mostrare la benignità del suo terribile uretrotomo davanti al pubblico, ordinava ai malati di operarsi da se: metteva la lama nelle loro mani, smarginava le guide, e poi diceva: "Spingete fermo come fosse la bacchetta di un fucile"; quelli eseguivano mezzo rovinandosi; poi li rimandava: e ve n'erano che morivano per via.
      Per impedire la setticemia pretendeva sostituire il bisturi con macchine spaventevoli, schiacciatoi, garrot, diaclasti, osteoclasti, caustici solidi e liquidi così orrendi che si dovette pregarlo di ritirarsi, perchè terrorizzava i malati.
      Del resto tagliava tutto: si pretende che un assistente gli abbia una volta chiesto dopo una di quelle due brutali operazioni o meglio carnificine quale fosse la parte del malato che doveva riportare nel letto.
      Soleva dire: "Parigi non ha che due chirurghi: Chassagnac e me; Chassagnac però è un imbecille."
     
      Rousseau. - Di Rousseau io avea a lungo dimostrato la neuropatia nell'Uomo di Genio p. 3, 34, 41, 106, 180, 204, 352, 365 - ma nulla avevo detto sugli antenati, che ci son rivelati dal Dufour-Vernes(85).


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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