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      Questa follìa si manifesterebbe con angoscie, dubbi e lotte interne, ch'egli dedusse da queste risposte: "Io caddi in un profondo stato di amarezza"; "Mi sentivo come se avessi commesso un peccato imperdonabile"; "Avevo come un rimorso ostinato", ecc.
      Anch'io in molti puberi còlti trovai diffusa la tendenza impulsiva, piromanìaca, cleptomane e ambiziosa, qualche volta perfino con allucinazioni e quasi sempre con tendenze megalomanìache.
      E propriamente di 47 indagati, 16 mi hanno dichiarato di aver nulla provato o di nulla ricordarsi; 7 ricordarono di aver avuta, tra gli 8 e i 12 anni, una strana megalomanìa, in contrasto con le condizioni di famiglia; di diventare conquistatori delle isole descritte da Verne o della Repubblica di San Marino; 5 rubavano in casa per far getto del denaro; o, figli di proletari, pretendevansi ricchi e potenti; 5 avevano idee persecutorie di essere arrestati dalla polizia, di divenire soldati a 8 anni; 3 erano insultatori, litigiosi, villani; 8 furono presi da vera manìa religiosa di diventar missionari o eremiti; 2 altri avevano impulsi osceni; uno manìa suicida. Un giovane, ricco, onestissimo, durante l'epoca della pubertà rubava persino le monete dalle botteghe, pur non avendone alcun bisogno, poi le gettava via o le nascondeva.
      Una maestra di un collegio di Torino mi raccontava di tre sorelle che successivamente ebbe in collegio, le quali, tutt'e tre tranquille e buone, diventarono dai 12 ai 15 insopportabilmente mentitrici e cattive, e tornarono buone e tranquille più tardi.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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