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      L'egregio dottore Arturo Morselli trova tutto ciņ in opposizione con le mie teorie che riuniscono il genio al tronco dell'epilessia, perchč, secondo il citato lavoro di De Sanctis Sui sogni, gli epilettici, al contrario dei genī, sognerebbero assai poco; senonchč egli dimenticava che se il De Sanctis trova scarsi i sogni in 10 su 45 epilettici (V. § 1°), con attacchi completi, egli li trova invece ben pił frequenti, 16 su 21, quasi 80% negli epilettici psichici o con attacchi incompleti, che sono i soli con cui i genī devono paragonarsi(35).
      Nell'epilessia classica, anzi - aggiunge De Sanctis -, pare si debba l'attacco notturno stesso ad allucinazioni oniriche; certo i sogni producono fenomeni psichici gravi, ed in quelli a piccolo male i sogni rinforzano le nevrosi. Di 20 epilettici a piccolo male, 10 hanno ricordo minuto, 1 eccessivo
      .
      Anche secondo Kalischer, varie forme di epilessia si svolgono in una serie di sogni.
      La frequenza e l'imponenza del sogno nell'epilessia psichica mi č provata, anche, dalla esagerata vivacitą che hanno i sogni nei criminali-nati, come constatavano il Dostoiewsky nella Casa dei morti e lo stesso De Sanctis, postochč dalle mie ricerche anch'essi sono una varietą dell'epilessia psichica(36).
     
      2. Distrazioni e amnesģe dei genī. - La grande influenza del sogno nel genio si spiega col predominio che ha in lui l'incosciente. Ed č appunto coll'esagerato dominio di questo che si spiega pure come il genio vada soggetto a distrazioni e amnesģe, che giustamente ricordano l'assenza epilettica.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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