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      E infatti dapprima si associa con l'inebbriamento bacchico, sicchè alcune Pizie erano Tiadi, Dionisiache, e il Dionisio-Bacco, secondo la leggenda, si fermò a lungo a Delfo.
      Di questi oracoli provocati da gas intossicanti ve n'erano ovunque si sviluppasse gas dai terreni: al lago Averno, Eracleo e Figalo, laghi che, credendosi perciò in comunicazione con l'inferno, pretendevasi dessero luogo all'evocazione dei morti; e, quel che è più semplice, all'intossicazione inebbriatrice dei vivi, che così divenivano interpreti dei morti, o necromanti.
      Sicchè l'origine patologica, epilettoide del genio si completa col consenso universale di tutti i popoli antichi e selvaggi, consenso portato fino al punto dell'adorazione dell'epilessia e della fabbricazione artificiale di epilettici per averne un profeta, che è il genio dei popoli primitivi.
     
     
     
     
      APPENDICI
     
     
     
      APPENDICE I
     
      (Appendice al capitolo X, vedi pag. 69 e seguenti)
     
      Le scoperte e le sensazioni ed emozioni secondo Mach.
     
      La maggior parte delle invenzioni - scrive Mach(148) - appartengono ai primordi della civiltà, non esclusi il linguaggio, la scrittura, la moneta e simili; non si hanno dunque a considerare come il risultato di una riflessione volontaria e razionale, per questa principale ragione, che la loro utilità non potè rendersi manifesta se non mediante l'uso che se ne fece. Un albero caduto a traverso un ruscello suggerì casualmente l'idea del ponte; il primo utensile fu forse una pietra venuta in mano per caso ad un uomo nell'abbattere i frutti di un albero.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte II (origine e natura geni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1902 pagine 193

   





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