Pagina (47/171)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come, continua egli, quei traditori avevano saccheggiato i pellegrini nel giorno della sua festa, quel Santo ne prese vendetta per mano di un tribuno, tre giorni appresso, cioè a dire nel giorno di S. Colombano, che glorificò la colomba del nostro drappello
      . Si noti questo gioco di parole di Colombo e Colombano, di tribuno e di tre giorni.
      E con quei poscritti, che sono così abituali nelle lettere dei monomaniaci e che si trovano in pressochè tutte le sue corrispondenze, egli finisce:
      Dato al Campidoglio, il giorno proprio della vittoria, il 3 novembre, in cui perirono sei tiranni della casa Colonna, non restando più che lo sciagurato vecchio Stefano Colonna, che è mezzo morto. È il settimo, ed ecco come il Cielo volle eguagliare il numero dei Colonna uccisi alle corone (sic) del nostro incoronamento (16), ai rami dell'albero fruttifero che ricordava i sette doni dello Spirito Santo
      . Concetto e parole assolutamente pazzesche in cui fa intervenire Dio a spegnere una famiglia di eroi per fare un tristo bisticcio in suo onore, egli, che poche pagine prima, con bugiarda ipocrisia, così tosto smentita dai fatti, aveva scritto: "Stando al nostro carattere, non volemmo impiegare la severità della spada, per quanto giusta, contro coloro che possiamo far rientrare in grazia senza danno della libertà, della giustizia e della pace".
      Comica e pazzesca è pure la maniera con cui in altra lettera a Rinaldo Orsini (22 settembre 1347) orpella quel suo enorme errore di mettere in libertà i nobili arrestati poco prima con tanti inutili infingimenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





Santo S. Colombano Colombo Colombano Campidoglio Colonna Stefano Colonna Cielo Colonna Spirito Santo Dio Rinaldo Orsini