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      14. Abbiamo vedute le prove recenti del disinteresse di Coccapieller (anche Sbarbaro ha ogni tratto slanci di disinteresse, misti con slanci di avidità), che però poteva qui spiegarsi colla vanità in lui dominante. Pure se, come spero, risultasse aver egli dato prove di quella rara virtù anche negli anni antecedenti, non perciò verrebbe alterata la mia diagnosi. Infatti, come ho dimostrato nel Genio e Follia, i mattoidi sono in genere i soli i quali nello steeple-chase furioso verso la fortuna, che è uno dei caratteri dell'epoca nostra, si mostrino i più riserbati ed i più sdegnosi, e non affettino, solo, ma serbino una singolare sobrietà.
      Mangione era onestissimo e disinteressato! Nel maggio è costretto a far debiti, e ne ha tanta vergogna che dal 18 al 23 si astiene dal cibo, e l'ispettore di P. S. lo trovò in letto sfinito dalle privazioni, non avendo voluto accettare nulla dai padroni. Bosisio si nutre di polenta senza sale: Passanante di solo pane; come spesso Lazzaretti di due patate; il che può spiegarsi dall'aver essi pascolo e conforto sufficiente nelle loro speciali elucubrazioni, come accade appunto agli ascetici e ai grandi pensatori; e perchè poveri, preferiscono consumare quel poco che possedono, per ottenere il trionfo delle loro idee, piuttosto che il soddisfacemento del loro stomaci.
      15. E poi i mattoidi, proprio all'inverso dei genii, e dei matti, sono legati da una simpatia d'interessi, e, sopratutto, di odii contro il nemico comune, l'uomo d'ingegno, e formano una specie di Massoneria (38), tanto più potente quanto meno regolare, perchè fondata sul bisogno di resistere al ridicolo comune che li invade inesorabilmente per tutto, sul bisogno di sradicare o almeno combattere quella naturale antitesi che è per loro l'uomo d'ingegno: e, pure odiandosi fra loro, si fanno solidali l'uno dell'altro, e se non godono dei trionfi reciproci godono ciascuno delle reciproche vittime che lor non mancano mai; perchè, come vedemmo, fra il mattoide ed il genio il volgo non dubita punto a sacrificare quest'ultimo; e anche ora molti medici pratici non ridono punto dei dosimetrici e ridono dell'omeopatia; e le plebi accademiche ridono ancora di Schliemann e d'Ardigò e non risero mai dell'archeologo P. Secchi nè di Renouvier.


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Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





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