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      Le nostre leggi permettono di appellarsi anche senza addurre motivi, anzi, anche quando motivi non ci sono, sicchè avviene, che da un tribunale lontanissimo, p. e., da Vercelli a Torino, il detenuto sia coi suoi complici se esistono, anche se non appellanti, trasportato a Torino, e una Corte si raduni per null'altro che per ripetergli il non farsi luogo, per mancanza di motivi (48).
      E poi si cercano le economie nei periti, e ci lagniamo che manchi nei luoghi più necessari la forza pubblica, occupata in tali serie imprese!
      Se noi consultiamo la storia delle istituzioni giudiziarie di Roma, troviamo che la introduzione dell'appello non fu conquista di libertà, nè garanzia di retta giustizia, ma invece strumento di politica illiberale e retriva, perchè preordinata a mezzo di accentramento del potere nelle mani dei governanti (49).
      Ai tempi della Romana Repubblica si conosceva l'apellatio ad populum, ma come sindacato verso i magistrati; nella forma attuale fu adottata, solo sotto gli imperatori, e rampollò dal principio cesareo della concentrazione di tutti i poteri nel principe.
      11. Cassazione (50). - Ammettendo i ricorsi in cassazione solo per gravi errori di diritto, e ammettendo gli appelli, solo in via eccezionale, quando si possano portare nuove prove, si scemeranno molti ricorsi, che rendono così ingombre quelle Corti da ritardarne il lavoro e quindi impedire l'applicazione rapida della giustizia che è la sola efficace; tanto più se vi s'aggiugnerà, come in Francia, e come la giustizia più semplice suggerisce, che i nuovi giudizi in rinvio possano aggravare come migliorare la sorte del reo.


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Tre tribuni studiati da un alienista
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori
1887 pagine 171

   





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