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      Doligocefalia e brachicefalia. - Abbiamo voluto vedere che risultati dessero i rapporti tra la criminalità e l'indice cefalico, e il colore dei capelli; persuasi di avere così i documenti più sicuri della influenza della razza.
      In Italia studiando l'Indice cefalico sulle tavole di Livi (o. c) abbiam veduto che nelle 21 provincie con prevalenza doligocefalica (da 77 a 80 inclusi) la media degli omicidi, ferimenti è di 31‰ mentre la media generale è di 17; in tutte, poi, eccettuate Lucca e Lecce, in 19 cioè su 21 le quote degli omicidi sono superiori alla media.
      Le provincie più mesocefaliche (81-82) sono in proporzione inferiori per omicidi alla media dei doligocefali dando 25‰
      Invece nelle più brachicefaliche (cominciando dall'indice di 83 fino all'88) la media è di 8‰ dunque di molto inferiore alla media generale.
      Però dobbiamo notare come i doligocefali si raggruppano tutti nelle provincie meridionali, salvo Lucca, che appunto fa eccezione.
      Viceversa i brachicefali, salvo gli Abruzzi, sono tutti nell'Alta Italia, e gli ultrabrachicefali nelle sue regioni montane, che tutte danno meno reati di sangue.
      Quanto ai mesocefali si distribuiscono con prevalenza nell'Italia meridionale o nelle regioni più calde dell'Alta Italia come Livorno, Genova, sicchè non si può escludere che l'influenza etnica sul reato qui si confonda o fonda colla climatica.
      Quanto ai furti la differenza è assai minore.
      Prevalgono ancora, ma molto meno:
     
      i doligocefali con 460 per 1 milione d'abitantii brachicefali " 360 "


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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