Pagina (70/833)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E, come è noto, è in questi, che si condensa la maggior parte dei delinquenti abituali. Questo malaugurato concorso si spiega per i maggiori profitti o le maggiori immunità che offrono ai rei i grandi centri. Ma questa causa non può esser la sola, perché se nella capitale è minore la vigilanza, più attiva e concentrata è la repressione, e se vi sono maggiori incentivi alle seduzioni, si aprono anche più larghe le vie al lavoro. Io credo vi agisca un'altra, un'influenza più potente di tutte, quella dell'agglomero, il quale spinge da per sè solo al delitto od all'immoralità.
      Chi ha studiato l'uomo, o meglio ancora se stesso, in mezzo ai gruppi sociali, di qualunque genere siano, avrà osservato come esso sovente vi si trasforma, e da onesto e pudico che egli era e che è tutt'ora da solo e tra le pareti domeniche, si fa licenzioso, e fino immorale(38).
      Quanti radunati in un club od in un'assemblea, per quanto assennata, non hanno lasciato, senza ribrezzo, insultare l'amico ed il maestro? E quanti non hanno gettato vilmente la pietra contro colui, che poco prima avrebbero sostenuto col massimo ardore! Un passo più in là, e voi vedrete l'uomo più onesto rubare per parere buon compagnone, giuntare al giuoco il novizio, o gettarsi nella più immonda libidine.
      Questa tendenza si fa maggiore quanto più i gruppi si fanno popolosi; dai cinque o sei scolari di campagna, alle migliaia d'operai di una fabbrica (ed ecco perchè i distretti manifatturieri(39) dànno più delinquenti degli agricoli), fino all'enorme massa d'uomini che la più lieve causa raggomitola nelle vie di Napoli e di Parigi, ed il cui grido si trasforma in una sentenza di morte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Napoli Parigi