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      Una prova quasi diretta ce ne forniscono i gerghi, che abbiamo veduto assumere organismi sempre più complicati e tenaci, quanto più dalle associazioni innocenti e poco popolate si procede alle più fitte e criminose, e che anche nelle prime accennano pure ad una specie d'ostilità o di congiura verso gli estranei.
      Vi è, dice Bertillon, una specie di tendenza violenta e morbosa, a riprodurre negli altri i sentimenti ed i moti che vediam sorgere intorno a noi, e su questo, molto influiscono alcune circostanze, come: età giovane, sesso femminile e sopratutto l'agglomero di altri simili, che rende, nota Sarcey, più vive le impressioni naturali, che ciascun di noi risente in se stesso; l'aria è impregnata dell'opinione dominante, ne subisce gli effetti come nei contagi, ecc. - Si sarebbe notato che anche nei cavalli i grossi agglomeramenti sviluppano le tendenze alla sodomia.
      Gli istinti primitivi del furto, dell'omicidio, delle libidini, ecc., che esistono appena in embrione in ciascun individuo fino che vive isolato, massime se temperato dall'educazione, si ingigantiscono, tutto ad un tratto, al contatto degli altri(40).
      Nelle scuole e nei collegi, il più virtuoso impara dall'uno e dall'altro, e forse pur troppo anche dal maestro, i misteri del vizio. Tutto ciò, insieme col parallelismo che corre sempre tra lo sviluppo degli organi sessuali e quello del cervello, e colla migliorata alimentazione, ci spiega in parte il grande aumento dei reati di libidine, che è uno dei caratteri speciali della criminalità di questi ultimi anni, e s'accorda coll'aumento continuo della prostituzione, che appunto predilige i grandi centri.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Bertillon Sarcey