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      Il che conferma indirettamente che le grandi cifre presentate da provincie, con ricchezza egualmente scarsa, ma poste tutte o nell'Italia meridionale o nella insulare son dovute oltre che alla condizione economica anche alla razza ed al clima ecc. E si spiega così l'andamento degli stupri che noi abbiamo già constatato scemare colla somma delle tasse e che contrasta colla legge sino ad ora accolta che essi crescono coll'aumentare della ricchezza.
      Quant'ai furti fanno eccezione dalla regola generale presentandone un gran numero contemporaneamente alla loro notevole ricchezza Bologna (216) e Ferrara (367), in cui s'è già notato l'importanza per questo reato del fattore etnico, Roma (329) per l'abuso dell'alcool e l'agglomero politico. Non si spiegano invece nè colle nostre risultanze nè coll'intervento della razza, del clima o d'altro le eccezioni di Venezia e Macerata che ne hanno un gran numero (rispettivamente 207 e 273), pur essendo provincie ricche, e tra le provincie povere Cuneo che ne possiede una cifra assai più piccola (87) di tutte le sue compagne pur avendo una ricchezza press'a poco uguale ad esse.
      Finalmente quant'ai reati contro la fede pubblica l'esposizione più fredda e la razza celto-lombarda spiegano il loro minor numero in provincie ricche come Como (21), Lucca (22), Siena (25), Sondrio (31). Vi è invece una contraddizione che non sappiamo spiegare nel numero maggiore di tali reati a Sassari (102), a Padova (100), a Chieti (76) ove pure è una ricchezza assai piccola.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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