Pagina (537/833)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      senza pietà(325); e i liberati stessi, o deboli o complici dei loro antichi compagni, ben più sovente si univano ad essi nelle ribalderie e nei delitti, barattavano i terreni che il governo aveva loro concesso, perchè ne traessero una vita laboriosa. Non è quindi da far le meraviglie se la mortalità della popolazione detenuta toccava alle proporzioni del 40%, mentre nella libera raggiungeva appena il 5; se la proporzione delle criminalità, che in Inghilterra si calcolava di 1 delinquente su 850 abitanti, saliva nella N. Galles ad 1 su 104, ed in Van-Diemen ad 1 su 84; e se i delitti commessi con violenza, che in Inghilterra stavano agli altri delitti come 1 ad 8, toccavano nella N. Galles la proporzione di 50%.
      Ciò ci dimostra come scarso o nullo sia il vantaggio morale della deportazione, comechè i condannati non lavorano, quindi per vivere devono ricorrere ai delitti, che vi si raddoppiano di numero, mentre non scemano nel paese donde furono esportati, forse perchè furonvi, perciò, più oggetto di invidia che di terrore ai compagni.
      Nel 1852 infatti furono 3000 in Francia i forzati che chiesero di esser deportati, e per ottenerlo molti commisero dei nuovi crimini (Stevens, Reg. des établiss., 1877).
      Nel 1805-6 con deportazione media di 360 all'anno si ebbero 2649 condanne in Inghilterra, e nel 1853-6 colla media di deportati 4108 all'anno si ebbero 15.049 condannati.
      E mentre la spesa pel mantenimento di un delinquente in Inghilterra è di lire sterline 10,13, nelle colonie salì a 26,14, a 35, a 40.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Inghilterra Galles Van-Diemen Inghilterra Galles Francia Stevens Reg Inghilterra Inghilterra