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      Che si direbbe di un medico che fermato sotto la porta di un ospedale dicesse agli ammalati che gli venissero presentati: Pneumonia? Sciroppo di rabarbaro per 15 giorni! Tifo? Sciroppo di rabarbaro per un mese! e poi scorso quel termine lo mettesse, guarito o pur no, alla porta? Partendo dal principio di Cicerone: a natura hominis discenda est natura juris, si distinguerebbero le pene secondo che si abbiano sotto gli occhi le categorie: il delinquente nato, il delinquente alienato, il delinquente per abitudine acquisita, prodotto purulento della società, il delinquente di occasione ed il delinquente per passione.
      Perciò occorre una maggiore proporzionalità e suddivisibilità delle pene e sopratutto una maggiore indeterminatezza, colla sostituzionedi altri metodi ai carcerari, specie per le pene brevi e colla mira costante dell'indennizzo.
      Di ogni delinquente(364) per il quale l'atto compiuto e le condizioni personali dimostrino non sufficiente sanzione sociale la riparazione del danno, il giudice dovrà soltanto decretare, nella sentenza di condanna, la segregazione a tempo indeterminato o nel manicomio criminale o nello stabilimento degli incorreggibili o negli stabilimenti (colonie agricole e carceri) per i delinquenti d'occasione, adulti e minorenni. La esecuzione poi di questa sentenza si dovrà precisare appunto per un'opera successiva non staccata, come ora, dall'opera del giudice, ma continuativa di essa, come funzione di difesa pratica e per parte di organi speciali. Le commissioni di esecuzione penale, per l'intervento dei periti antropologi-criminalisti, del giudice, dell'accusatore, e del difensore, insieme ai funzionari amministrativi, rappresenterebbero appunto non già l'abbandono e l'oblio del condannato, come ora avviene, appena pronunciata la sentenza, ma bensì un'opera umana ed efficace di protezione, sia della società, dalle pericolose liberazioni a scadenza fissa dei delinquenti temibili, sia dell'individuo, dall'inutile esecuzione di una condanna, che nel fatto siasi dimostrata eccessiva a suo riguardo personale.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





Pneumonia Cicerone