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      Posciachè la pena deve variare secondo che si tratta di un delinquente giovane o di un vecchio, di un maschio o di una femmina, d'un campagnuolo o di un cittadino, di un giovanotto o di un uomo, di un delinquente per passione o di occasione e di un reo-nato o di un pazzo.
      Sesso. - Da quel poco che abbiamo veduto (Vol. III, Cap. XIV) e da quanto a lungo esposi nella Donna delinquente e prostituta apprendiamo che la vera criminale-nata non esiste quasi che sotto forma di prostituta la quale trova così nella sua triste professione il sostitutivo penale, non abbisognando ormai più che di una diga che renda sempre più utile coi debiti freni quella corrente che lasciata a sè stessa sarebbe di danno e scandalo sociale.
      Presentasi qui il caso di cui parleremo più giù nella simbiosi, in cui il delitto o il suo equivalente pur essendo antisociali possono tollerarsi non solo ma riescir di vantaggio alla società.
      Il maggior numero delle donne ree, infatti, non è di ree nate, ma di ree d'occasione o per passione, con un passaggio molto frequente di queste due ultime fasi fra loro. Esse hanno scarsissimo il tipo e anche poco spiccata la tendenza criminale, e dànno materialmente nei delitti una quota minima, che può andar fino all'11%, al più al 20% sul totale delle condanne dei maschi, non superando questi che nell'avvelenamento e nell'aborto ed infanticidio, mentre non raggiungono che il 6 all'8 nei furti e incendi, e il 2% nelle grassazioni.
      S'aggiunga che i reati più essenzialmente femminili, come l'aborto, l'infanticidio, l'esposizione d'infanti, sono quei che giustamente devono essere meno puniti (v. s.).


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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