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      Le istituzioni caritatevoli, l'invio presso famiglie morali, le colonie agricole, i riformatori uso Elmira e Barnardo, resi più utili dalle nuove norme psicologiche, mediche (vedi pag. 398), dall'emigrazione, che trasportando in centri agricoli vi continua gli effetti utili del baliatico morale, prevengono i reati occasionali, frequenti in quell'età, e forse riescono in alcuni casi se non a correggere, a trasformare utilmente i criminali-nati - e ad ogni modo ad impedire che essi contagino gli altri.
      Vista intanto la precocità del delitto, necessita di tenerne conto nelle misure preventive.
      Qui sopratutto bisogna evitare la prigione preventiva, la più grande fonte della corruzione giovanile. "Si parla (ben dice Joly) degli ospedali medioevali, ove spesso si trovava al mattino in un letto un morto fra due malati, ma peggio facciamo noi lasciando notti intere un giovane forse innocente, o almeno un reo d'occasione, fra rei consumati in attesa di giudizio" (Le combat ecc., 1895). "La Francia con tale promiscuità (Joly) trasforma in malfattori i fanciulli che non avevano tendenze al delitto.
      E ciò senza nemmeno raggiungere lo scopo della selezione mediante la condanna perchè, come ben osserva Joly, i fanciulli assolti son spesso peggiori dei condannati. Ma se perciò ogni misura correzionale violenta deve tenersi come dannosa, devesi d'altra parte abbondare nelle cure redentrici (vol. III, pag. 395-439); quindi il limite d'età, in cui urge che queste comincino, deve essere portato assai indietro ai 9 anni e protrarsi in caso di infantilismo (vedi Vol.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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