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      Le classi delinquenti dell'Inghilterra sono formate da individui in libertà, conosciuti come ladri o ricettatori d'oggetti rubati, e delle persone sospette, tra le quali vanno poste coloro che dall'età di 22 anni in poi abbiano vissuto un anno almeno dopo avere scontato una condanna qualunque: anche qui si verifica un progresso. Verso il 1867 costoro tra liberi e detenuti, raggiungevano la cifra di 87.000 individui: questa cifra scese poi a 50.000; nel 1881 ammontavano a 38.360; negli ultimi tre anni ammontavano invece a 31.225, a 30.488; e finalmente, nel 1891-92, a 29.826.
      Le case di cattivo carattere negli ultimi tre anni discesero da 2688 a 2429, e finalmente a 2360.
      È uso comune di imputare l'aumento della criminalità ad una legge nuova più severa o meglio fatta, sopratutto ad una migliore polizia. - Ed infatti in Francia, nel 1825, si avevano annualmente 9000 crimini e delitti, di cui restavano ignoti gli autori; le ultime statistiche ne registrano più di 80.000; di questi casi ve n'hanno certo anche in Inghilterra, ma in proporzioni minori assai e sempre più decrescenti; erano 56,55 nel 1886-87 e calarono a 53,2 nel 1890-92.
      Nè si tratta qui di quei soliti giuochi di cifre a cui purtroppo la statistica ci avvezza, cosicché da vent'anni in Italia in mezzo a uno spaventevole progresso del delitto, si seguitò a pretendere a un decremento: poichè qui le cifre presentano così notevole, così progressiva differenza da non lasciar luogo a un dubbio; e poi non mancano le prove dirette, quelle che si potrebbero dire sperimentali, perchè individualizzate non posson lasciare il menomo dubbio.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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