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      Che se vi è un gruppo di rei nati pel male, sui quali, come sul bronzo si rifrangerebbe senza alcun vantaggio, anzi con danno, ogni cura sociale, noi pure, qui ammettendo la dolorosa necessità dell'eliminazione completa, sia pur colla morte, per la nostra difesa, vediamo però che anche qui queste tristi necessità, almeno pei meno gravi, pei criminaloidi, andranno sempre più diradando: e che più frequenti ci si offriranno i mezzi di adattamento alla vita, sia che la medicina ne modifichi e smussi gli angoli più acuti, sia che utilizzandoli per alcuni lavori più ripugnanti agli uomini normali e che più sono adatti agli istinti atavici, come p. es., la guerra agli omicidi, lo spionaggio poliziesco ai ricattatori, truffatori, la prostituzione alle oscene, l'estetica ai psicopatici sessuali, come le colonizzazioni in terre selvaggie e malariche in cui la vita è più esposta ai pericoli, e meno legata alle fisse dimore ai vagabondi, non solo la società ne permetta, e ne tolleri, ma fin ne provochi in certi limiti la connivenza, cavandone essa i maggior vantaggi.
      È così che se la storia naturale (vedi Atlante, Tav. CII e Vol. I) ci ha dimostrato l'esistenza perfino nelle piante di organi appropriati ad uccidere implacabilmente gli animali per nutrirsene (piante carnivore), essa anche ci ha appreso, quasi come simbolo e ammaestramento della trasformazione suprema della carità umana i non rari cari di simbiosi di piante che per sè nocive, tuttavia unendosi ad altre, senza uccidere, anzi aiutando la loro, giovano alla propria esistenza.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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