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      V. TATUAGGIO.
     
      1. - Il Leppmann(455) ha esaminato 200 criminali tedeschi trovando una frequenza di tatuati dal 35 al 40%.
      Il membro virile era tatuato in un sol caso in un imputato di tentativo di stupro. Il curioso č che mentre egli nega che il tatuaggio sia proprio dei criminali in altri 6 casi che descrive 4 erano sicuramente criminali, 1 pazzo ed 1 col tipo criminale.
      2. - Tra i giovani dai 16 ai 30 anni accolti nel Riformatorio d'Elmira(456), di cui alcuni sono veri criminali, il tatuaggio č abbastanza comune, e vi sono spesso ripetuti certi emblemi: iniziati, donne nude e danzanti, āncore, cuori trafitti e organi genitali. Vi predomina il carattere simbolico: o delle loro occupazioni, come un cavallo, una frusta o un ferro da cavallo; o dei loro sentimenti, come una coppia abbracciata con sopra scritto "amore" o due cuori trafitti, sormontati dalla stella della speranza, o la fedeltā indicata da due mani intrecciate sopra un cuore. I tatuaggi osceni o rappresentano semplicemente le loro vivaci passioni sessuali, o ricordano un accoppiamento, ecc.
      La maggior parte dei tatuati provengono dalle cittā o dai grossi paesi; in alcuni fanciulli, specialmente di quelli che han fatto la vita sulle strade, si trovano dei segni particolari tra il pollice e l'indice, in numero vario da 2 a 8 o 9, irregolarmente disposti o in ordine circolare, triangolare, stellato, ecc., che sono evidentemente mezzi di riconoscimento nelle bande.
      Nel Rendiconto del 1895(457) č precisato che il tatuaggio vi si trovō nel 34,21%.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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