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      3. Francesco Schneider, assassino di ragazze. Lo Schneider(475) di 40 anni, figlio di ladri e ladro egli stesso, incominciò a 25 anni ad uccidere una serva dopo averla violata e derubata: e ripetè su quattro o cinque vittime, per quanto se ne seppe, lo stesso misfatto, aiutato dalla moglie. Fu condannato a morte. Egli è il vero tipo del criminale nato, colla fisonomia assai pronunciata e rozza, pieno di vanità fino a parlar di se stesso in terza persona, chiamandosi "lo Schneider", ozioso sin dalla giovinezza, così vile da esser disposto a vendere la moglie, senza pietà, menzognero; illetterato probabilmente per pigrizia, non era però privo d'intelligenza.
      Egli fu spinto allo stupro ed all'uccisione delle donne da ciò che il Benedikt chiamò atletismo sessuale.
      La moglie pare che fosse corrotta da lui: infatti in principio si rifiutò di dirgli il nome del suo amante per evitare ricatti e d'indicargli il luogo ove si trovava la cassa forte nella casa ove serviva e tentò, dopo scoperta, di suicidarsi.
      All'autopsia Hoffmann trovò nella pia meninge alla regione parietale, piccole chiazze lenticolari, leggermente opache. Peso del cervello totale gr. 1,390, dei 2 soli emisferi gr. 1230 (615 - 615). Le 2 vertebrali e le carotidi erano meno sviluppate che l'art. basilare e le 2 silviane: invece le due comunicanti erano più grandi dell'ordinario.
      Nel cervello, v'era di notevole che nell'emisfero sinistro la scissura interparietale comunicava colla scissura postrolandica e confluiva quasi colla scissura centrale.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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