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      Difatti molti popoli selvaggi, che normalmente vivono tranquilli e possono parere dei modelli di dolcezza dei costumi, sono soggetti, appunto perchè impulsivi, a degli accessi di furore in cui commettono ogni violenza: il fatto dunque che raramente uccidono, non esclude in essi la potenzialità criminale, cioè l'impulsività.
      Nei criminali il Ferrero crede trovare questi due stessi caratteri fondamentali, e prettamente atavici: nel criminale cioè "l'atavismo è costituito dallo istinto d'insubordinazione contro la legge del lavoro e dalla impulsività, istinto che nel criminale-nato è organico e innato, e quindi irriducibile... mentre nel criminaloide è, in parte almeno, acquisito...". Quindi la causa fondamentale di moralizzazione delle società è stata l'abitudine del lavoro regolare e metodico; e la selezione più efficace quella che il Ferrero chiama selezione del lavoro.
      4. Fatti atavistici nei bambini. - Il dott. Robinson(481) ha data una spiegazione atavistica di parecchi fatti della vita fisica e psichica del bambino: così l'essere i fanciulli grassi sarebbe una condizione favorevole alla preservazione della razza, perchè nella vita nomade de' popoli primitivi essa li proteggeva dalla frequente mancanza di cibo: anche le grida così forti del bambino, lo spavento per le persone che gli sono sconosciute e per l'oscurità, il suo egoismo e la sua gelosia rappresentano pel Robinson facoltà le quali furono per varie cause utili alla conservazione della sua giovane e delicata esistenza e si sono quindi mantenute più o meno ridotte anche sino ad ora in cui pure non sarebbero più necessaria.


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L'uomo delinquente in rapporto all'antropologia alla giurisprudenza ed alla psichiatria
(Cause e rimedi)
di Cesare Lombroso
Fratelli Bocca Editori Torino
1897 pagine 833

   





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