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      Un'altra prova chiarissima si raccolse in Egitto; il Nilo nelle sue alluvioni vi deposita degli strati di terriccio che vennero calcolati dello spessore di tre pollici, 18 linee per ogni secolo. Ora nel 1854, scavandosi questo terriccio sotto le Piramidi che Ramses vi costrusse 4000 anni fa, e precisamente alla profondità di 32 piedi, vi si rinvennero degli avanzi di utensili umani. Un uomo, dunque, non solo era preesistito, ma vi avea già appreso a servirsi di qualche utensile, 13,500 anni fa.
      Secondo gli Egizj, il mitologico Osiride avrebbe regnato 20,000 anni avanti G. C. In un frammento di Manetone era scritto che durante una spedizione di questo Dio Re, in autunno, successe una inondazione del Nilo, contemporanea al levarsi eliaco della stella Sirio. Ora gli astronomi coi calcoli dedussero che questo fenomeno planetario dovette accadere 19,584 anni fa, e precisamente nell'equinozio d'autunno.
      Quando adunque i Chinesi e gli Indiani parlano di centinaja e migliaja d'anni, quando gli Egiziani stessi raccontano le gesta dei loro re, vissuti 27,000 anni fa, essi non inventano favole; e siamo noi piuttosto che ebbimo torto a non prestar loro fede.
      Ed ora, in questi ultimi anni, ne ebbimo una prova ancor più recisa: nello addentrarci in alcune delle nostre caverne, e nello scavare alcuni terreni paludosi, si sono trovate dapprima alcune informi pietre somiglianti alle scuri ed alle freccie dei popoli selvaggi; erano miste alle ossa delle jene, dei mastodonti e degli elefanti primigenj, gli animali insomma contemporanei dei diluvio.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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