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      18), mentre all'età delle renni prevale una razza brachicefala (16).
      [vedi figura - Cranio doligocefalo della caverna di Neanderthal.]
      Vero è che troppo scarsi sono quegli avanzi umani per bastare a fondarvi sistemi etnologici; ma noi abbiamo per assicurarcene meglio, documento ben più valido, i numerosi avanzi degli animali domestici,-cane, porco, asino, i cui scheletri accennano a specie differenti dall'attuali e molto più -vicine ed analoghe a quelle selvaggie, da cui finora noi le sospettavamo derivate. t dunque probabile che dell'uomo sia successo altretanto, tanto più quando pensiamo che quasi sempre gli animali domestici seguirono le vicende fisiologiche dell'uomo: così in Sardegna impicciolirono i cavalli, i buoi coll'uomo; e gli uni e gli altri ingrandirono invece in Toscana ed in Friuli.
      Ora se, rimontando a poche decine di secoli, cha le mariere non passano più degli 11,000 anni, troviamo così profondamente modificati gli esseri umani, ben possiamo concedere che e' siansi ancor più trasformati nelle centinaja di secoli, tanto più se all'azione del tempo si aggiungeva quella del clima.
      Giova poi qui confessare un grande errore dei moderni antropologi, che è di voler esaggerare così l'influenza dell'eredità, da non riconoscere mai, nemmeno quando la è chiara e lampante, quella potente, del clima.
      Così il Broca, il Boudin, solo la eredità accagionano di quante hanvi differenze nella statura e nei diametri cranici delle varie razze: è un errore; chè, senza peregrinare in regioni troppo remote, stando in Italia si può già osservare, come la statura si allunghi non tanto per la razza, quanto per la posizione in pianura, o su terreni vulcanici, o in vicinanze di grandi centri, cioè per la più lauta alimentazione; per esempio nelle capitali Torino e Firenze, nei piani di Lucca, di Padova, di Pordenone, di Catania, l'uomo è alto, mentre s'abbassa nelle valli di Aosta ed in Valtellina (17); eppur gli abitanti sonvi della stessa razza.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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