Pagina (66/251)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La spina nasale non c'è nelle scimie; ma essa manca nel cranio umano dell'epoca delle renni, ed è appena accennata nel Negro e nel cretino europeo.
      [vedi figura - Sezioni di cranj disegnati in modo da presentare le variazioni di proporzione delle ossa facciali.]
      Il gorillo ha denti somiglianti agli umani quanto al numero, genere, e alla disposizione della corona, ma non nell'ordine di evoluzione; ed esso porta, arma terribile, dei canini lunghi e grossi, come quelli del cignale: ma paragonate il gorillo al babbuino su questo rapporto; e vedrete che esso ne differisce più che dall'uomo, perchè i suoi canini sono più lunghi e più taglienti, l'ultimo molare della mascella inferiore è più largo. Del resto, qualche variazione su questo organo si nota anche nelle razze umane: così il dente della sapienza che da noi è a due radici e rudimentale, invece in molti Neri è a tre radici e robusto (Darwin), come nell'orango; così negli Ottentotti i denti incisivi si rassomigliano ai molari, ed il volume ineguale dei molari che è proprio delle scimie, venne riscontrato in alcuni cranj australi dal Pruner; io stesso non poche volte rinvenni, nelle famiglie dei cretini e dei pazzi di. Lombardia, anomalie di questo genere: per esempio, la sporgenza degli incisivi superiori per tre a quattro millimetri dall'arcata dentale; e la lacuna tra i canini e molari che si ebbe a notare nei Cafri, e certo si osserva in molte scimie; nel Gabinetto anatomico di Pavia si osserva un cranio di donna in cui gli incisivi sporgono di più di 8 millimetri (Zoja).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





Negro Neri Darwin Ottentotti Pruner Cafri Gabinetto Pavia Zoja