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      Ma del resto anche nel mondo intellettuale, come nell'anatomico, queste differenze impiccoliscono, e quasi scompajono quando si confrontino le scimie superiori alle razze degli uomini inferiori.
      Una specie di linguaggio, benchè assai grossolano, pure s'intravede nel grido delle scimie così l'hooloch grida woh woh per segno d'affetto, il gibbone ra ra per segno di dolore o di umiliazione e hem per segno di piacere (Franklin, Vie des Animaux IV): interjezione che potrebbe servire di radicale a molte parole delle nostre lingue, per es. weh! per dolore, rache vendetta. Bleek trovava grande, analogia tra certi gridi delle scimie Hylobate e la strana pronuncia gutturale o chiocchiante degli Ottentotti.
      Gli oranghi maneggiano i primi strumenti umani, il bastone. I chimpanzè con le pietre schiacciano lenoci, o ne fan leva per istaccarne la corteccia; i. cinocefali adoperano le pietre come projettili da guerra. I babbuini furon visti associarsi a centinaja, per poter più facilmente spogliare dei frutti i giardini di difficile accesso: il più vecchio e il più astuto, studiato il terreno, s' avanza per primo, apposta una sentinella nel punto più minacciato; collocati in catena, gli altri tramandansi le frutta, che l'ultimo colloca nel ripostiglio commune; se la sentinella avverta di un qualche pericolo, la catena si rompe, tutti fugono, ma però con un frutto in bocca, uno nella mano e uno sotto l'ascelle; che se il pericolo si facia più forte, e' gettano il frutto dall'ascella, poi dalla mano, quello della bocca mai (Franklin.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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