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      29, II, b), e, quel che più monta, la mancanza della cresta occipitale interna (id., I); dalle braccia orizontali della spina crociata dell'occipite ai lati della protuberanza occipitale interna, partono due rilevatezze ossee (Id., I, a, b), che decorrono dapprima parallele, poi triangolari, e si disperdono al segmento posteriore del foro occipitale, dopo avervi, alla distanza di 8 millimetri, formato un piccolo promontorio, osseo, triangolare (id., I, c). Lo spazio occupato ordinariamente dalla cresta occipitale è convertito (id., II, b, b), in una cavità lunga 34 mm., larga 23 mm., profonda 11 mm.; viceversa, all'esterno di questo si osservava un proporzionato rialzo convesso, in corrispondenza del quale l'osso si presenta notevolmente assottigliato (Fig. 29. II, a).
      [vedi figura - Cranio di' Villella con fossa occipitale mediana.
      I. Base cranica veduta internamente.
      II. Faccia esterna o posteriore dell'osso occipitale.]
      L'estensione e la forma di quest'infossatura mediana, il sapere che il cranio si modella quasi sempre su'l cervello, la mancanza di rugosità, di osteofiti che accennino a tumori o ad ispessimento delle meningi, l'analogia di questa porzione ossea co'l resto del cranio, l'accompagnarsi questa lesione ad un'altra, certamente congenita, - la fusione dell'atlante, - e la forma che assume il getto da me eseguito con cera nella cavità cranica, da cui risulta un cervelletto trilobato regolarissimo, come nei feti di 5 mesi, ci rendono certi che quell'infossatura serviva al ricetto di un lobo sopranumerario del cervelletto (30).


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





Fig Villella Base