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      Brutale anche nell'intelletto, come nel corpo, questa strana ragazza schifa gli abiti, gli ornamenti, i balocchi; non riesce in sei mesi che ad apprendere due lettere dell'alfabeto; senza ombra di pudore, si rotola nuda per terra, e se non sia sorvegliata, commette gli atti più osceni che la mente possa imaginare; vorace, in ispecie di zucchero, non misura il cibo alla sua attività digerente.
      Anche qui abbiamo una regressione che ci ricondurrebbe più in là dell'orango e del gorillo: poichè solo i quadrumani portano, e non tutti, la fronte coperta da pelo; solo in alcuni di essi, semnopiteco ad esempio, la femina è pelosa come il maschio. Questa regressione si spiega per un arresto fetale, come l'anomalia cerebellare del Villella, sendo appunto a 6 mesi il nostro feto, così maschio che femina, coperto di pelo negli arti e nella fronte.
      Ma per quella legge di correlazione che ha tanta parte nelle umane metamorfosi, la mostruosità non si ferma al pelo; ma si estende ai denti, agli arti, alla faccia, alle tendenze morali.
      Voi anzi vi sarete fin da principio accorte che queste parvenze animalesche del corpo si accompagnano sempre a regressioni psichiche e motorie: intelligenza diminuita od alienata, salacità, proclività al furto, all'imitazione scimiesca ed all'esaggerata attività muscolare.
      In alcuni microcefali e pazzi si nota una tendenza curiosa ad arrampicarsi per li alberi, che ricorda la prediletta abitazione arborea dei quadrumani. Io ho in cura un ragazzo sordomuto ed idiota che quante volte deve prendere il cibo, se lo porta prima alle nari, e se lo strofina con un gesto proprio scimiesco.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





Villella