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      65).
      Lo stesso si dica dei montoni con e senza corna, con o senza lipoma alla coda, che, come sappiamo dal Pailas (Darwin, 619), perdono, per es., in Siberia quando sono allontanati dai pascoli molto salini.
      D'altronde è noto che gli accoppiamenti del Zebù col bue sono perfettamente fecondi: che, se si vuol stare rigorosamente all'anatomia, non si può ancor assegnare una vera origine ai nostri buoi, poiché non avrebbero, come si credea, esatta congenerazione nelle specie selvatiche (Hogson).
      Del resto queste idee non sono punto nuove e trovo sventuratamente, dopo aver finito il mio studio, che già le aveva espresse, senza riserva, il Buffon, volume 14, pag. 421: "La gobba, egli dice, dei Zebù è meno una produzione della natura che del lavoro; il carico ha sformato il loro dorso; non vi sono buoi senza gobba che nei paesi in cui non si è fatto loro portare un carico".
      Così pare accadesse tra i Zebù e il bue quasi in un'epoca storica, quello che in un'epoca certo preistorica accadde tra il lama ed il camello e anche per questo sentiamo il dovere di citare il Buffon che era perfettamente d'accordo con noi su questo proposito (vol. 14, pag. 337), avendo scritto: "Come le callosità del petto e delle gambe del camello sono un prodotto, evidente, dell'abitudine di giacere colle gambe piegate sotto il petto, così la gobba si deve presumere abbia avuto origine dalla compressione dei pesi stessi, i quali inegualmente premendo sul dorso avranvi fatto crescere la carne e gonfiare il grasso".


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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