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      D'altra parte anche l'antropologo avrebbe risparmiato molte esagerazioni e molte fragili ipotesi, se dall'atmosfera, morta, del museo e della biblioteca fosse disceso in mezzo alla viva aria dei campi, o alla triste, ma pur feconda, atmosfera dei manicomi, dove studiare viventi ed in moto quegli esseri, cui esso vuole assegnare il posto nella natura.
      Un esempio fecondo credo ne possa offrire uno studio eseguito su quella doppia strana degenerazione umana che sono i microcefali ed i cretini. I primi, studiati troppo esclusivamente dai puri antropologhi, diedero origine, recentemente, a delle ardite teorie, che non mancano, in alcuni lati, di verità e di giustizia, ma peccano pur spesso d'esagerazione; i secondi non vennero studiati mai esclusivamente col metodo degli antropologhi; ora uno studio eseguito con questo metodo sopra i cretini credo potrà meglio di quelli finora eseguiti dagli anatomi-patologhi indicarci la vera posizione nella scala degli esseri umani di questa strana anomalia, che per essere tanto più frequente dei microcefali, e per avere una tendenza singolare a estendere la sua fatale influenza nell'atmosfera umana che la circonda, merita ben più l'attenzione dello studioso.
      Cominceremo dai microcefali.
     
      I.
      1o CASO. - Microcefalia in un idiota, detto l'uomo uccello.
      Dieci anni fa moriva nell'Ospedale di Cremona, sotto le cure dei dottori Mainardi e Marenghi, uno strano alienato. Di statura piuttosto alta che bassa, con arti ben proporzionati, con atrofia dei testicoli e mancanza di barba a 25 anni, presentava esso un cranio più piccolo di un bimbo.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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