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      Da altro lato, l'indice cefalo-orbitale e cefalo-spinale, la posizione così portata all'indietro del foro occipitale, la inclinazione anormale della fossa glenoidea, l'obliquo impianto dei molari, anche del solo 1 o caso, il più esageratamente microcefalico, ci provano, che se tutte le ossa della faccia e della base cranica non partecipano alle anomalie piteciche, pure non tutte ne vanno esenti.
      Anche nei 4°, 7°, 8° e 9° si nota un abnorme impianto o direzione dei denti, dei canini in ispecie (quei denti che formano uno dei caratteri della sessualità ed anche delle specie fra le molte scimie), e nel 4° si nota rientramento del mento che sarebbero tutti fenomeni pitecici della sola base.
      Mi bisogna però notare che ci sono altre anomalie nei crani dei nostri microcefali, che non paiono aver alcun rapporto colle forme piteciche, come p. es. la mancanza degli incisivi nel 7°, la direzione dei processi clinoidei posteriori, come pure la spina ossea dell'apofisi basilare del 4°.
      Va poi notata la poca costanza in alcuni caratteri dei nostri microcefali. Così non è vero che tutti, come accennano gli autori, sieno piccoli; i microcefali di Mombaroccio (6, 7, 8) e il Robolino sono tutt'altro che piccoli. È vero che la piccolezza della fronte e l'appiattimento della volta cranica o esternamente nei congeniti o internamente negli acquisiti si riscontra in tutti, come pure in tutti i nostri cadaveri si riscontra anche il rigonfiamento delle volte sopraorbitali che ne diminuisce la capacità; ma non è vero poi che in tutti si noti quello inspessimento delle ossa craniche accennato dal Vogt, il quale non fu veramente straordinario se non nel 9° caso; nel 4° anzi vi ebbe piuttosto assottigliamento, che ingrossamento, fatta eccezione della gobba frontale sinistra.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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