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      Questa nuova specie di atavismo, che io direi etnica, che torneremo a ritrovare nei cretini, sarebbe per me una prova di più che noi passiamo per lo stadio dei gialli e dei negri, prima di toccare la purezza del tipo ario.
      Ma conviene però aggiugnere come nei nostri microcefali appaiono altre anomalie, che non hanno alcun rapporto nè coi negri nè colle scimie: così p. es. l'assenza dei testicoli (2°, 7°), la mala conformazione del pene (2°, 60, 80), la mancanza degli incisivi, l'asimmetria della faccia e del cranio, sono anomalie che in parte si spiegano per la turbata innervazione, pel predominio di uno degli emisferi, e in parte per un arresto di sviluppo di corpo e per pertubamenti di tutto l'organismo nello stato fetale, ma che non hanno rapporto alcuno coi pitechi.
      Lo stesso dicasi dei fenomeni psichici. Non possiamo negare che il Battistino e un po' il Carretti Giovanni riproducevano molti fra gli atti e gesti scimieschi, come gli osservati da Vogt e da Kenton, il cui piacere più grande era di appendersi colle gambe agli alberi e la testa all'ingiù. Ma non possiamo dire, però, che il Conti (2° caso) avesse affatto abitudini scimiesche; ne aveva sì qualcuna, ma le più erano piuttosto di esseri inferiori alle scimie, di roditori, per cui istintivamente veniva chiamato l'"uomo coniglio", e ciò senza che intervenisse alcuna causa d'imitazione, essendomi, di persona, accertato che nè egli nè sua madre ebbero mai a praticare con conigli, i quali non esistevano nella sua casa. Anche il microcefalo del primo caso aveva abitudini più proprie degli uccelli che delle scimie.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251

   





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