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      La distanza del foro occipitale al tubercolo esterno dell'occipite è in due soli minore, in tutti gli altri maggiore. La distanza del foro auricolare alla radice nasale è in cinque minore, in tre di poco maggiore, è più analoga dunque alla negra. La distanza del setto nasale al margine alveolare è in tutti, meno due, maggiore di molto. Quella della radice nasale invece in un sol caso, e di ben poco, è maggiore, quindi più corta che nella nera e più assai che nella romana. Quella del foro occipitale alla sutura lambdoidea è in tre minore, in sei maggiore. Quella del foro occipitale alla radice nasale è in tutti minore che non sia nel nero e nel bianco. La lunghezza del palato osseo è in quattro maggiore, in uno eguale, in tutti gli altri molto minore. La larghezza del palato in cinque supera molto la negra, in quattro le è inferiore, e si accosta alla bianca. Il diametro verticale è in tutti, meno nell'idrocefalico, di assai inferiore alla negra e assai più all'europea. La distanza fra le due orbite in quattro casi è quasi così grande come nei neri, in due di molto inferiore, ma supera, meno in un caso, sempre d'assai l'europea. La circonferenza del foro occipitale in due è minore, in uno eguale, in quattro maggiore. La lunghezza dell'apertura nasale, maggiore della bianca, simile alla nera, uguale in due. L'angolo facciale in tre più prognato del negro, in due meno. La capacità cranica in uno è minore, in sei di molto maggiore nei cretini che nella nera, ma in un solo invece superiore alla bianca.


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L’uomo bianco e l’uomo di colore.
Letture su l'origine e la varietà delle razze umane
di Cesare Lombroso
Editore Fratelli Bocca
1892 pagine 251