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      Signor Marginati, mi avevano già detto che lei era un frescone, perciò nun ci dico altro. Legga la pratica e faccia l'obbligo suo
      .
      Accusì lessi la pratica, che era un curato il quale diceva che si nun aripparavano la chiesa, ci cascava in testa e accusì ci si mettesse una pezza per via gerarchica.
      Detto un fatto, mi arisolsi a domandare un lume al più anziano di quelli che ci avevo in cammera che mi rispose:
      Mettetela agli atti
      .
      Come sarebbe?...
      ci aribattei io.
     
     
     
      Dice lui: "morto che parla 47, cane danese 23, ci fo l'ambo sciolto su rota di Torino".
      Ma i suoi cattivi trapassati, rimbrignai io; indove stanno l'atti?...
      .
      Zitto! fece lui, che si esce 9 primo estratto stiamo a cavallo!
      .
      Che ci volevate fare?... Mi toccò di aritornare dal capo d'ufficio che mi spiegò la cosa. Dice: "Pigliate un foglio di quelli là e scriveteci: Oggetto: lettera del sig. Curato X, ecc.; poi metteteci la lettera dentro, passatelo ai vostri compagni di cammera e ariportatemelo".
      Detto un fatto, feci accusì, e prima il vecchio messe i due fogli in una copertina e ci ariscrisse sopra: Oggetto ecc. ecc... poi quelli col sorriso mifistofelico li messe dentro un'altra copertina e ci ariscrisse: Oggetto ecc. ecc... Quindi ariportai il tutto al capo d'ufficio, che lo messe in una cartella grande.
      Allora mi permisi di dirci:
      Dico, scusi, ma con tutti questi oggetti, a quel curato ci cascherà la chiesa in testa. Non si potrebbe aripparare...
      .
      Nun l'avessi mai detto!... Avete visto mai una tigre che ci ha un dente cariato?


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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