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      Io ci dico: Nerone era un bravo rigazzo. La matina si alzava, si lavava e si pettinava, e dava il buon giorno ai suoi cari genitori. Insomma sarebbe stato il modello dei rigazzi, se nun avesse avuto un brutto difetto, quello di giocare coi fiammiferi.
      La madre gli diceva sempre: Bada, Nerone, che un giorno o l'altro mi farai avere chi sa che dispiaceri e finiremo sui giornali, che nemmanco la vergogna!... Pareva che il core glielo dicesse, povera donna!...
      Abbasta, dagli oggi e torna a ridarvi domani, fenģ che un giorno dette foco a la casa. Una casa abbrucia l'altra e tutte e due lavano il viso, per cui, in un momento, prese foco tutta la cittą, e fu un disastro tale, che solo a cumitati di beneficenza, tč danzanti, tolette per le signore e onorificenze ai superiori di chi s'era distinto, ancora c'č chi piange!...
      Per cui concludo: Morale! Rigazzi, ubbidite i vostri genitori, amate la Patria e il Re, e non giocate coi fiammiferi.
      Ecco che io utilizzo Nerone mentre l'altri lo adoperano a scopo puramente decorativo.
      Questo č, per modo di dire, un esempio di industrializzazzione storica, ma ci sono altri fatti che a la critica nun reggheno!
      Come volete, presempio, che io utilizzi il fatto di Noč? a scopo di temperanza?
      Come! un omo che s'era trovato al diluvio universale e aveva visto che scherzi fa l'acqua, lo vorressimo mettere in croce perchč ha voluto provare se andava meglio col vino?
      E l'affare di Esał?...
      Dice: Esał si vendette la primoggenitura per un piatto di lenticchia!
      Uhm! Sarą!


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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