Pagina (126/188)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      E siccome io sono tutto d'un pezzo e con le bone mi porti indove ti pare, ma con la prepotenza no, allora era il momento che dicevo: Eccoti che, gratta gratta, come diceva Cleopatra al caporale dei pretoriani, ariviene fuori il tedesco.
      Quello che nun ho capito bene è stato il fatto dell'opera. Capirà, noi siamo abbituvati a quelle bell'opere indove c'è la prima donna che s'innamora del tenore, il baritono che nun vole, e a la fine s'imbussolano i nomi, uno more e l'altri due si sposeno, mentre il coro s'allontana, con quelle belle canzone che pareno la tirolese, e le campane che fanno din-don.
      Invece qui, tutti questi guerrieri, boschi incantati, fate, pipistrelli, bestie antidiluviane, ora moreno, ora arisusciteno; il diavolo il Padre Eterno, il cane barbone, la spada affatata, il vermine solitaglio intusiasmato, la lucertola sdegnosa, così di sopra, così di sotto, e ogni tanto certe cooperative di squilli di tromba che ti pare che il tenore stia per strillare: Scioglietevi!...
      Per cui mi arivolsi al mio vicino e ci dissi, dico: Scusi, averebbe la bontà di dirmi in poche parole il fatto dell'opera?
      Lui me ti fece un sorriso sdegnoso e me ti disse:
      Il fatto, vede, proprio come fatto, sarebbe quasi una scemenza tale che la favola di Barbabblù, al confronto, diventa la Divina Commedia, ma nell'opera di Wagner, oltre al fatto, che è quello che vede lei, c'è il superfatto, il fatto filosofico, il simbolo, il parafatto, il metafatto, l'endofatto, il catafatto, e tira via che si no si mette male, come diceva Sigfrido a la battaglia di Canne.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Eccoti Cleopatra Padre Eterno Scioglietevi Scusi Barbabblù Divina Commedia Wagner Sigfrido Canne