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      In altri termini il simbolismo sarebbe quella cosa che uno nun si capisce nemmeno da sè e l'altri fanno finta di capirla per l'occhio del mondo, ovverosia qualche cosa di mezzo tra lo spiritismo, il gioco delle tre carte e i dolori per l'ossa.
      - Lei averà raggione, feci io. Si si tratta di malatie, abbisogna compatirli, perchè pole toccare a tutti; ma averebbe la bontà di spiegarmi perchè, visto e cunsiderato che la musica nun è musica ma un simbolo, e accusì i cantanti e via discurrendo, nun introducheno anche l'abbitudine di pagare al botteghino in simboli? Accusì uno pagherebbe con una patata, un altro con un solfeggio, un altro con un bottone dei calzoni, con un sorcio morto, una pecetta di carta masticata, un osso di abbacchio, una parola affettuosa, un cerino o un mozzico in faccia.
      Invece tutto è simbolo, ma quando rivi al bagliocco, si poco poco nun sona bene sul marmo o se la carta è un po' zozza, è come si avessi scherzato.
      - Vedo che nun andiamo d'accordo, fece lui; arivederla. A proposito, ci averebbe mezzo toscano?
      Per cui io tirai fori una cicca lunga due millimetri e ce la detti, dicendo: prenda puro, questo è un simbolo di sighero avana.
     
      Contro la ditta Strausse e Salomè.
     
      Fedele, come sol dirsi, a la voce del dovere me ti sono recato al Costanzi a scopo di Salomè.
      Laddovechè si devo dire che è un capolavoro, buvatta più, buvatta meno, farò un sagrifizzio e ubbidirò, ma si devo dire la cosa come la sento fino al momento presente, sono grammi tre di fenacitina pel mal di testa, e di più ho perduto la pace del focolaglio domestico.


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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