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      E perciò mi arimetto a lei, egreggio signor farfalla azzurra 42, ciovè, volevo dire, eggreggio amico, altrimenti divento come quel povero Raul fedelissimo, che l'altro giorno scriveva: "Ricevetti, ricorderotti, marrone, impazziscomene, tutero verde 91".
     
      Seconda come sopra.
     
      Averebbe la gentilezza di arispondere quanto un cinichino a una domanda che ci arivolgo? La domanda è questa che consegue. È permesso di mettere la mano in saccoccia al prossimo e di rubbarci il portamonete? Lei mi dirà: Ma a Oronzo ci gira la piccola sfera o pallino, come dice la plebbe! Si capisce che è provibbito, e si quello che ha preso il portamonete si va a costituvire, un giorno che il delegato è di malumore, è capace puro che lo mettono dentro!
      E allora io ci rimbrigno: Ma come mai te si permette, in questo caso, certi avvisi che si zompeno all'occhi ne la quarta pagina dei giornali?
      Mi butti un po' un occhio, o magari tre, su certi annunzi relativi al gioco del lotto che, nun fo per dire, nun solo ti stropicciano l'ingenuo come una pollanchella qualsiasi, ma ti penetrano nel santuvario della famiglia e ti scombussolano l'ordine domestico, il quale sarebbe come chi dicesse il pirolo centrale della costituzzione economica dell'interno del focolaglio, e levaci quello, tutto quanto casca!
      E veniamo al malloppo de la quistione. Apri un giornale, e che ti leggi? Si è trovato un tesoro... Non più gabbole, non più regole, non più imposture! Si becchino questo terno! Mi faccino il piacere di levarmi da torno questa quaderna!


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Raul Oronzo