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      Infatti ci faccio constatare innanzitutto che noi a Roma ci abbiamo, mica gnente, che una piazza e una via del Fico. Ora, io arispetto tutte le convinzioni pulitiche, ma nun capisco questa cortiggianeria verso il fico, laddovechè la povera briccocola nisuno la guarda in faccia e la povera brugna languisce nel più profondo oblìo.
      E mi saprebbe dire come mai in un paese dove ci sono tante ciriole nun c'è via della Ciriola, mentre per maneggi partiggiani, che nun voglio approfondire, ci abbiamo la via del Cefalo?
      Averei capito via de la Balena, perchè si nun altro c'era un'idea di grandezza, ma il cefalo me lo saluta lei?
      Inoltre ci abbiamo via de la Scimmia, de le Vacche, del Gallinaccio, e perfino via de la Ranocchia, nonchè la Scrofa, e nisuno ha penzato a via dell'Abbacchio che puro ha tante benemerenze, comechè una volta er il benefattore de la mensa proletaglia.
      Eppoi ci sono certe strade che nun si capisce perchè le chiameno accusì, comechè accadono i quivoci: il pupo mio, presempio, un giorno si doveva comprare una scoppoletta, e lui paro paro, ti piglia e t'infila via dei Cappellari, comechè nun solo nun trovò la scoppoletta, ma mi toccò a farci un bagno di sublimato!
      Altra, come sol dirsi, pecca.
      Dovendo denominare una strada col nome d'una parte del corpo, sissignora che ti andiamo a pescare proprio la più inconveniente, e ti facciamo: Via del Piede!
      Ma, signori senatori e signori diputati, come diceva quello, indove andiamo a finire? Ma come? da la testa, salvando indove mi tocco, in giù, nun si trovava di meglio?


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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