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      Faccia la somma, ci tiri fori la radice quadrata, moltiplichi tutto pel nummero fisso 3,14, poi divida pel nummero dei razzi della rota, e se alla fine è ancora nel nummero dei cusì detti viventi, vederà che ho raggione io.
      Lei che averebbe fatto, davanti a un raggionamento accusì?... Nun c'erano che due vie: o il pagamento o la trombonata. E siccome io nun possiedo trombone, e Terresina... mi faccio maraviglia, pagai!
      Ma al ritorno, nun essendoci più danaro in cassa dovessimo rivenire a piedi, e siccome Terresina ci ha il filo diretto fra i calli e l'ideale, nun facevamo quattro passi che num mi dava dell'uomo plebbeo, e aricordava che si nun l'avessi sposata io, adesso sarebbe andata in carrozza giorno e notte.
      Il pupo, poi, si messe a piangere perchè passò davanti a un libbraio laddove si credeva che il "Forse che sì, forse che no" fusse un gioco di pazzienza e voleva che glie lo comprassi.
      Accusì finì col pignolo, e un'altra volta che mi parleno di andare in carrozza, divento una tigre.
     
     
     
      Quello che mi arricordo de le cose mie
     
     
      CAPITOLO IIndove nacqui; e primi passi
      nel sentiero (come sòl dirsi) de la vita.
     
     
     
      Alcuni dinigratori vogliono sostenere che mio padre facesse il trippagliolo, e abbenanche io creda che indove c'è l'onestà non ci vole altro e la virtù si trova tanto in mezzo a la trippa quanto sui gradini del trono o in qualunque posto, a buon gioco, pure ci dico che non è vero.
      No! Mio padre faceva l'abbacchiaglio e con tutto che sono passati tanti anni, quando vedo un abbacchio in mostra, aripenzo all'autore dei miei giorni e me ti sento un tinticarello qui.


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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