Pagina (165/188)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dagli oggi, e aridagli domani, la miseria mi faceva da battistrada e mezz'ora prima che io arivassi in un posto, vi si sentiva la puzza di saccocce vuote. Di questo passo ogni tanto mi toccava, con rispetto parlando, di farmi il massaggio allo stommico perchè mi si appicicava il bellicolo a la spina dorsale.
      Finalmente, come Dio volle, incominciò a vedercesi chiaro e, cerca di qua, cerca di là, ci furono tre persone di core che mi apersero tre vie davanti. Fu allora che dissi quella frase celebbre: Oronzo, occhio a la penna!
      La prima via fu uno dell'ecchese cummitato intransiggente che mi offrì un posto da guardia di Pubblica Sicurezza, e quasi, malgrado che mi piacesse poco, averei accettato, per via che la fame era rivata a un punto che la vedevo come vedo questa creatura mia, ma quando mi vidde un amico commune disse: Questo, i ladri se lo bevono!...
      E accusì non se ne fece gnente, ed eccoti la seconda via, che me la offrì la vedova dello zio caffettiere, offrendomi un posto nell'amministrazione dell'azzienda; ma un giorno mentre, tanto per ingannare il tempo, lavavo uno scioppe, mi arestò il manico in mano e questo fu il pomo della discordia, sul quale si dividessimo.
     
     
      La terza via fu la prima signora indove ero stato come segretario, la quale non essendoci più l'ufficio di Roma e Comarca e comechè fusse morto lo zio monsignore, il marito lo fecero diputato d'opposizione e mi fece un bella riccomandazzione.
      Quando mi presentai dal ministro (non ci dico il nome perchè adesso è senatore e guai se lo sapesse la governante) ammalapena lesse il nome di lei ci si arifecero un par d'occhi accusì e disse: Ma le pare?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





Dio Oronzo Pubblica Sicurezza Roma Comarca