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      ... E il baluvardo de le stituzzione, doppo l'esercito, chi è?...
      Pinco?... Federico Barbarossa?... L'onorevole Icchese??... Nemmeno per il formaggio! Siamo noi che viceversa è come tante rotelle d'una gran macchina che abbasta che ne fermi una, il capodivisione è inutile che ci metta una pezza, non va avanti!
      E quando ti vengono a dire la burocrazzia di qua, la burocrazzia di là, la spesa improduttiva di sopra e la sanguisuga di sotto, ci arispondo che sono mentecatti, o come dice la plebbe, fresconi, perchè si una cosa purchessia non me la emargini, non me la finchi sotto copertina e non c'è la firma del segretario, nun vale, e allora come va avanti il paese?...
      E si arifletta che noi siamo gente d'ordine e toccaci dapertutto, ma lasciaci stare le stituzzione; ma quando si riva a l'organica siamo capaci di tirarci fori lo spirito di classe come uno scopino qualunque.
      Abbasta: fui loquente.
      Ma, come sol dirsi, Adamo si salvò, ma incorse in gravi dispiaceri intimi. L'organico non me lo potettero levare, ma a la prima promozzione, quando ti passavo a milledue, eccoti che quello con l'erre moscio che era pessimista per via che la sorella era una certa Demì Mondana, che se ne parlò tanto all'epoca di quel ministro che morì d'un colpo nel budoarre, me lo trovai davanti.
      E viceversa mi toccò prendermela come una cosa naturale.
      CAPITOLO XII Ti entro nella libbera stampa!
      Mi arimmento una povesia di Stecchetti quello che era morto, ma non era vero gnente, che dice:
      Sono un poveta o sono un imbecille?


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Come ti erudisco il pupo
Conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti
di Luigi Lucatelli
Edizioni Cappelli Bologna
pagine 188

   





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