Pagina (461/494)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma t'avviene il contrario di quel che speravi; e, come dice il proverbio, trovi il tesoro di Mandrabulo,(98) che ogni giorno si rappicciolisce e péggiora. Così a poco a poco, come in barlume, cominci a vedere ed intendere che quelle tue speranze d'oro non erano altro che vesciche dorate: che pesanti, vere, continue, inevitabili sono le fatiche. E quali sono? forse mi dirai: chè io non le vedo queste fatiche, nè intendo quali sono coteste intollerande molestie che tu dici. — Odimi adunque, o uomo dabbene, e non chiedere solamente se ella è faticosa questa condizione, ma ascolta attentamente quanto ella è turpe e meschina, e del tutto servile.
      Primamente ricòrdati che da quel punto non devi più stimarti nè libero nè ingenuo: chè legnaggio, libertà, genitori, sappi che tutto hai lasciato fuori la via quando sei entrato e ti se’ venduto schiavo. Libertà non ha voluto entrare con te, che ti sei messo a così vili e meschini servigi. Sarai servo, benchè tanto ti cuocerà questo nome, e non di uno ma di molti dovrai esser servo; e a capo chino tirerai questa carretta da mane a sera per una misera paga: e come quegli che non sei avvezzo da fanciullo a servire, ma l'hai imparato tardi ed in età già provetta, non sarai un troppo buon servo, nè in molto pregio al padrone: perchè la libertà ti vizia quando ti torna a mente, e ti fa tirar calci talvolta, e prestar male i tuoi servigi. O forse credi che ti basta per esser libero che tu non sei figliuolo d'un Pirria, o d'un Zopirione, nè come un Bitino sei stato venduto a voce di banditore?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Primo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1861 pagine 494

   





Mandrabulo Pirria Zopirione Bitino