Pagina (470/494)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se poi il ricco fa egli il poeta o lo storico, e recita le cose sue durante il convito, allora si conviene tutto sbracarsi a lodarlo, ed adularlo, e trovar nuove maniere di palparlo:(99) e se non lodi, anderai subito nelle latomie di Dionisio come per caso di stato.(100) Chè essi debbono essere sapienti ed eloquenti, e se anche dicono un'asinaggine, la deve reputarsi un'eleganza attica, una dolcezza d'Imetto, ed esser legge, e dirsi sempre così.
      E forse sarieno sopportabili gli uomini; ma le donne hanno anch'esse questa smania di tenere al loro soldo uomini istruiti che le accompagnino presso alla lettiga; e par loro un'altra galanteria se si dice che sono dottoresse, e filosofesse, e poetesse, poco meno che Saffo: e però anch'esse si fanno seguire da retori, da grammatici, da filosofi. Ma quando li ascoltano? mentre o si abbigliano, o si pettinano, o durante la cena; chè altro tempo non hanno. E spesso mentre il filosofo ragiona, viene la cameriera, e le porge una letterina del ganzo: il ragionamento su la pudicizia si sospende, aspettando che ella riscriva al ganzo, e torni ad ascoltare.
      Ogni tanto tempo una volta al venir dei Saturnali o delle Panatenee, ti si manda un misero mantelluccio, o una tunica mezzo logora: e questo deve farsi con gran pompa. Subito un servo, che n'ha udito una parola in aria dal padrone, corre il primo ad avvisartene: e vuol la mancia per la novella. La mattina poi ne vengono una dozzina a portarti il dono, e chi ti dice: io ho parlato per te; chi: io gliel'ho ricordato; chi: io ne ho avuto l'incarico e ti ho scelto il meglio, vedi qua.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Primo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1861 pagine 494

   





Dionisio Imetto Saffo Saturnali Panatenee