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      Tutti i pitagorici nelle loro lettere quando scrivevano di qualcosa grave, cominciavano dallo sta’ sano, come dicevolissimo all’anima ed al corpo, e complessivo di tutti i beni dell’uomo. E quel loro triplice triangolo, quel pentagramma di cui usavano come simbolo tra quei della loro setta, era da essi chiamato salute. Insomma credevano che lo star sano contenesse il prosperare e il godere; ma nè il godere, nè il prosperare contenesse lo star sano. E la tetrade, che è il loro massimo giuramento ed il numero perfetto per loro, ci ha alcuni che la chiamavano principio della salute, e tra questi è Filolao. Ma a che ti parlo io degli antichi, quando anche Epicuro, che era godentissimo del godere, e poneva il piacere innanzi tutto, nelle sue più gravi lettere (che son poche), ed in quelle ai suoi intimi specialmente, incomincia dallo sta’ sano? Nelle tragedie e nell’antica commedia trovi spessissimo lo sta’ sano detto così in prima. Quello sta’ sano e godi assai(4) chiaramente mette innanzi al godere lo star sano. Ed Alessi:(5)
      Padron, sta’ sano; se’ venuto tardi;
      ed Acheo:
      Vengo dopo aver fatta una rovina,
      Ma sta’ sano anche tu.
      e Filemone:
      Chiedo salute pria, poi cose prospere,
      Terzo godere, infin non aver debiti.
      E lo scrittore della canzone convivale, di cui fa menzione anche Platone, che dice? Primo dei beni è lo star sano, secondo l’esser bello, terzo l’arricchire; e del godere non parla affatto. Per non dirti ancora quel detto che è nelle bocche di tutti: O Salute, la più antica de’ beati, possa io abitar teco il restante della vita.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Secondo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 538

   





Filolao Epicuro Alessi Acheo Platone O Salute