Pagina (147/538)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le porte non sono due, come disse Omero, ma quattro: due guardano verso il campo della pigrizia, una di ferro, un’altra di mattoni, per le quali entrano ed escono i sogni terribili, micidiali, crudeli; due verso il porto ed il mare, l’una di corno, l’altra, onde noi passammo, d’avorio. Entrando nella città si trova a destra il tempio della Notte: questa, fra tutte le divinità, è quivi adorata, ed il Gallo, il cui tempio sta presso il porto. A sinistra sta la reggia del Sonno, il quale è re, ed ha due satrapi e vicarii, lo Sconturbato figliuolo di Nascivano, e l’Arricchito figliuolo di Fantasio. In mezzo la piazza è una fontana detta l’Assopita, e vicino due templi dell’Inganno e della Verità; nei quali è il sacrario e l’oracolo, e per sacerdotessa che spiega i sogni la Contraddizione, alla quale re Sonno ha dato quest’onore. Il popolo de’ sogni non era d’una razza e d’un aspetto, ma quali erano lunghi, dolci, belli, piacevoli; altri piccoli, duri, brutti; altri tutti oro e ricchi; altri poveri e meschini. Ve n’erano alati, e di strane figure: e di quelli vestiti sfarzosamente, alcuni da re, alcuni da dii, ed altri con altri ornamenti. Ne riconoscemmo parecchi, che già vedemmo nel nostro paese, i quali ci vennero incontro, ci salutarono, come suol farsi tra vecchi amici, ci presero per mano, ci vollero ospiti, e fattici addormentare, ci trattarono con grande sfarzo e splendidezza, e ci promisero di farci re e satrapi. Alcuni ci condussero anche nelle nostre patrie, ci mostrarono i nostri, e lo stesso giorno ci ricondussero.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Secondo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 538

   





Omero Notte Gallo Sonno Sconturbato Nascivano Arricchito Fantasio Assopita Inganno Verità Contraddizione Sonno