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      — E che partito prenderemo ora? disse Macenta. — Dividiamo il da fare, rispose Loncate; io prometto ad Arsacoma di portargli la testa di Leucanore, tu devi condurgli la sposa. — Così sia, quei disse. Tu intanto, o Arsacoma (che dopo di ciò dovremo avere un esercito e far guerra), rimanti qui, e raccogli e prepara armi, cavalli, e quanta più gente puoi. Facilmente radunerai molti guerrieri, che tu se’ prode, e noi abbiamo non pochi congiunti, specialmente se tu sederai sul cuoio del bue: — Stabilito così, Loncate partì pel Bosforo, Macenta pei Maclui, entrambi a cavallo; ed Arsacoma rimasto in paese parlò coi giovani della sua età, armò buon nerbo di congiunti, ed infine si sedette sul cuoio del bue. Questa nostra usanza del cuoio ecco qual è. Quando uno offeso da un altro vuol vendicarsi, e vede che non basta ei solo a combatterlo, sacrifica un bue, ne taglia e lessa le carni, ne stende il cuoio a terra, e sovr’esso si pone a sedere con le mani dietro come coloro che sono legati pei gomiti: questo per noi è il più efficace modo di pregare. Stando attorno a lui esposte le carni del bue, si accostano i congiunti e chiunque altro vuole, e ciascuno prendendone un pezzo, e stando col piè diritto sul cuoio, promette secondo suo potere chi cinque cavalieri nutriti e pagati a sue spese, chi dieci, chi più, chi fanti armati, chi non armati, quanti ne può, ed il più povero offerisce sè stesso. Si raduna sul cuoio gran gente talvolta; e l’oste fatta così è saldissima e formidabile ai nemici, perche è giurata: e quel mettere il piè sul cuoio è giuramento.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Secondo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 538

   





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