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      Che dirò poi della sua felicità, se egli, per dirla con le savie parole d’Omero, non semina e non ara con le sue mani, e senza seminare e senza arare si pasce di tutto? Infine un retore, un geometra, un fabbro può benissimo esercitare l’arte sua, benchè sia un malvagio, benchè sia uno sciocco; ma nessuno può fare il parassito essendo uno sciocco o un malvagio.
      Tichiade. Oh, tu me la dipingi un portento cotesta parassitica; e quasi mi invogli a diventar parassito, invece di quel che sono.
      Parassito. Come adunque ella superi tutte in generale, parmi l’ho dimostrato: vediamo ora come supera ciascuna in particolare. Paragonarla alle arti meccaniche è una stoltezza, anzi è avvilire la dignità sua; bisogna dimostrare che ella supera le arti nobili e liberali. Si conviene da tutti che la rettorica e la filosofia sono le prime, le quali per la loro eccellenza da alcuni sono riputate scienze. Poichè dunque io avrò dimostrato che la parassitica vince anche queste, ella anderà sovrana su tutte le arti, come Nausicaa tra le ancelle. Adunque supera tutte e due insieme, la rettorica e la filosofìa, prima per il fondamento sostanziale, che essa ha, e queste no. Perchè la rettorica non è tenuta da tutti una e medesima cosa, e dicono: è un’arte, non è un’arte, è una mala arte, ed altre canzoni. E così anche la filosofia: di un modo pare ad Epicuro che stieno le cose, di un altro modo agli Stoici, di un altro agli Academici, di un altro ai Peripatetici: insomma ciascuno tiene che la filosofia sia altro da quello che tengono gli altri.


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Opere di Luciano voltate in italiano da Luigi Settembrini
Volume Terzo
di Lucianus
Edizione Le Monnier Firenze
1862 pagine 448

   





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